Sicuramente ti sarà capitato di dirti o sentir dire: “vedo tutto grigio.”
Questo accade solitamente quando si sta vivendo periodi di forte cambiamento oppure si è coinvolti da tempo in circostanze difficili, maturando così una visione pessimistica e negativa della vita.
Da alcune ricerche effettuate su internet, è emerso da uno studio pubblicato sul Biological Psychiatry eseguito dal Dr. van Elts, che la suddetta espressione sia utilizzata da persone solitamente depresse, che tendono a vedere “tutto grigio”, proprio nel senso letterale del termine. Infatti, i loro occhi non riescono a rilevare i contrasti tra i colori e dagli esperimenti fatti, si è evidenziato come i segnali elettrici del nervo ottico di tali soggetti diminuiscano sensibilmente. Oltre a questo aspetto di alterazione fisiologica, è possibile effettuare un’altra valutazione, per cogliere significati utili, basata sulla simbologia relativa ai colori, per coloro che utilizzano questa espressione, giustificandola semplicemente come di “uso comune”.
Ecco, sfatiamo “i luoghi comuni” o almeno proviamoci!
La domanda che dobbiamo porci è: “vedere grigio è da intendersi sempre negativamente o può avere un significato positivo?” Per quel che mi riguarda, la risposta è: “dipende dai punti di vista.”
Conoscere i colori e capire come utilizzare il loro significato simbolico offre vantaggi straordinari, in quanto permette di scoprire nuovi aspetti che ci riguardano, con la possibilità così di cogliere diverse sfumature. Il bello è che in questo modo possiamo decidere come osservare la realtà, tracciandone la direzione con maggior consapevolezza: bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?
“Ruba tutti i colori del mondo e dipingi la tela della tua vita, eliminando il grigio delle paure e delle ansie. Abbandona i tuoi vecchi abiti mentali e vestiti d’allegria.” O. Falworth
Condivido di questa citazione l’idea dell’abbandono di vecchi abiti mentali, per indossare abiti d’allegria e allo stesso tempo mi piace molto pensare di poter trasformare paure/ansie in opportunità e punti di forza, grazie ai colori.
In natura i colori si distinguono in:
- PRIMARI: rosso (passione, coraggio, volontà, sicurezza), giallo (autostima, consapevolezza, entusiasmo, leggerezza), blu (infinito, silenzio, calma, autorità, pace, comunicazione). Colori già esistenti in natura, che non si ottengono per mescolanza con altri pigmenti.
- SECONDARI: arancione, verde, viola, che si ottengono mescolando i colori primari a due a due. Dalla miscellanea dei secondari si possono poi ottenere tutte le altre combinazioni e/o sfumature di colore esistenti.
- COMPLEMENTARI: sono i colori opposti tra loro e guardando il cerchio cromatico è possibile individuarli notando la loro posizione diametralmente opposta. Per esempio: giallo-viola, blu-arancio, rosso-verde.
- NEUTRI: bianco (luce, rinascita, illuminazione, chiarezza, purezza), nero (ombra, lutto, pessimismo, buio profondo) e sono colori utili anche per creare il gioco di luci/ombre.
Questa semplicissima introduzione sui colori facilita la comprensione dell’importanza di riconoscere il loro significato simbolico e, con fantasia giocosa ci aiuta, in modo propositivo, a trasformare la percezione della nostra realtà.
In PNL, una delle presupposizioni di base sostiene che ciò che percepiamo non sia la realtà oggettiva, ossia ogni persona percepisce quello che capita in maniera del tutto personale, soggettiva. Come rimarca spesso il Dr. Raffaele Morelli , “gli antichi saggi dicevano che le orecchie sono l’utero che fecondano il cervello”, per sottolineare il fatto che le parole, che diciamo e/o che sentiamo, creano in noi le basi delle nostre convinzioni, quello in cui veramente crediamo. Partendo da questo punto di vista quindi, è possibile, secondo te, scoprire nuove interpretazioni e/o creare nuove modalità di espressione tali da disegnare una realtà più propositiva e più vicina a ciò che desideri?
Arriviamo al dunque, ora non ci resta che scoprire la positività nel “vedere grigio”.
Immagino tu sappia o, per lo meno intuisca, che il colore grigio nasce dalla mescolanza tra il bianco e il nero. Ovviamente esistono diverse variabili di grigio ed è interessante notare come questo colore nasca anche dalla mescolanza, in parti uguali fra loro,dei colori primari.
Oggettivamente il grigio nasce dal colore bianco mescolato con una punta di nero e a seconda di quanto nero si aggiunge si ottengono grigi più scuri o più chiari, ma se vogliamo cogliere nuovi punti di vista, il grigio può nascere anche combinando il nero con una grande quantità di bianco. Considerando il significato simbolico del bianco e nero e volendo dare un’interpretazione funzionale, possiamo pensare che il grigio nasca più propriamente da quest’ultima combinazione. Riportando tutto ciò al “vedere grigio”, è come se tale espressione stesse ad indicare un periodo oscuro e difficile. Tuttavia, è proprio in questi momenti che il nostro istinto, o inconscio, o sapere innato richiede attenzione, per capire cosa ci sta sfuggendo della nostra vita, per poter far chiarezza e pensare che nel buio (nero) c’è sempre un po’ di luce (bianco) e che è possibile interpretare la fusione di entrambi (grigio), se ci mettiamo in ascolto con e di noi stessi, come fosse della nebbia e non un buio profondo. Interpretare cioè tale grigio come una fonte da cui iniziare a schiarirsi le idee, tracciando la strada da seguire per trasformare la nostra percezione della realtà, predisponendoci a ritrovare soluzioni e opportunità. Infatti, quando appare la nebbia, si prospetta solitamente una giornata di sole.
Tutto ciò mi fa tornare in mente la simbologia del Tao. Secondo la filosofia della medicina tradizionale cinese (MTC),il Tao indica il principio di totalità, cioè ogni cosa esiste grazie al continuo e incessante movimento alternato di due forze opposte (yin/yang) che coabitano nello stesso Tao. Queste due forze o energie si originano grazie alla reciproca esistenza e non potrebbero generarsi se una delle due cessasse di esistere. Il disegno rappresentativo del Tao ha due colori il bianco e il nero e descrive in modo figurato simbolico la vita nella sua paradossalità: giorno/notte, sole/luna, nascita/morte, maschile/femminile, amore/odio,…Nel passaggio da uno all’altro, si crea un momento di grigio, in cui avviene un processo trasformativo (fondamentale), per diventare nuovamente o bianco o nero, e così all’infinito. Per analogia, questo è il processo con il quale e, grazie al quale,si realizza la vita. E’ vero anche, che il grigio può nascere dall’unione dei colori primari rosso, giallo e blu e allora, per avere una nuova prospettiva, possiamo prendere in considerazione il loro significato simbolico, per scoprire nuovi punti di forza da cui poter trarre benefici e vantaggi. In questo modo l’espressione “vedere grigio”, prende sicuramente tutt’altro significato, non trovi?
In che modo i colori possono interagire con noi?
Il noto fisico Isaac Newton ha dimostrato che i colori sono la sensazione fisiologica derivata dalla frequenza delle onde elettromagnetiche all’interno della luce visibile (bianca). Tra questa e i colori esiste un profondo legame, in quanto simbolicamente la luce è considerata energia vitale e rappresenta l’avvio al processo biologico. Tale processo interagisce con noi a livello sia cognitivo, sia istintivo. I colori condizionano quindi, diversi aspetti: fisici, emotivi, psichici, ambientali, comunicativi e relazionali.
Imparando dunque ad utilizzarli, conoscendo la loro simbologia, è possibile creare nuove prospettive propositive della nostra realtà, aiutandoci a ritrovare il nostro benessere fisico e mentale e migliorando così la qualità di vita.
Gli antichi saggi dicevano : “conosci Te stesso e scoprirai l’universo e gli dei…”, a questo punto mi permetto di aggiungere: “anche grazie ai colori”.
“Impara a conoscere i colori, scopri le tue sfumature e crea la direzione della tua vita.”
Buona Vita.